Data: Lunedì 25 luglio
Ora: 14 - 17:30 (ora italiana)
Lo spettro dell'inflazione incombe sul capitalismo mondiale, mettendo a dura prova le masse di tutto il mondo. Il costo dei beni di prima necessità come il cibo e il carburante sta salendo alle stelle, e sta già provocando grandi eruzioni sociali, come l'insurrezione in Kazakistan in gennaio.
Gli economisti di destra, come i monetaristi, incolpano i lavoratori di aver causato una "spirale prezzi-salari", rifiutando di puntare il dito contro il vero colpevole dell'inflazione: il capitalismo.
Per evitare il collasso completo come risultato della pandemia, i governi capitalisti hanno speso migliaia di miliardi in piani di stimolo e salvataggi. Ma ciò ha ora sconvolto l'equilibrio economico, portando all'instabilità e alla volatilità dell'economia globale. Nel frattempo, la guerra e il caos nelle catene di approvvigionamento hanno spinto in alto i prezzi di molte materie prime chiave.
Tutto questo mostra i limiti dei tentativi di gestire e riformare il capitalismo. Nonostante “l'economia voodoo” sostenuta dal keynesianesimo e la cosiddetta Modern Monetary Theory, non si può spendere denaro che non si possiede senza conseguenze.
La soluzione non è barcamenarsi con la massa monetaria, ma la proprietà democratica e la pianificazione socialista della produzione, orientata ai bisogni umani, piuttosto che massimizzare i profitti di pochi parassiti.
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